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LADA ŽIGULI

(info)

NOME:

LADA ŽIGULI

ANNO:

2022

LUOGO:

CONFINE UCRAINO

(info)

(overview)

2101 e 2107 sono i due numeri di serie che si possono trovare su delle piccole auto prodotte dal 1970 fino al 2012, questi sono i numeri che rappresentano le Lada – Vaz Ziguli. Queste auto nascono da un accordo con la nostra casa automobilistica, la fiat ed infatti le Ziguli sono la sorella sovietica delle 124. Proprio con questa auto prodotta dall’invasore russo, Sergej ha deciso di partire da Kiev. A bordo della sua Ziguli, quella che vedete ritratta in foto, sono successi più di un miracolo. Pochi bagagli, tanti pannolini; sul parabrezza e sul lunotto due piccoli cartelli che recitano “дети”, bambini, non visibili da un carroarmato o un aereo ma appesi più per confortare, più per scaramanzia. Proprio con questa speranza Sergej, sua moglie ed i figli hanno percorso più di 700 km quando i bombardamenti erano già iniziati, quando i russi avevano già oltrepassato i confini ucraini. “Dio era con noi e vegliava sulla nostra macchina, mentre le bombe cadevano nessuna è caduta su di noi” ci dice Sergej mentre ci racconta che oltre a questo miracolo, in quella Ziguli ha visto la luce anche il suo terzo figlio, ora al sicuro insieme ai suoi due fratelli ed i genitori dietro il confine polacco. La macchina è ormai da tre settimana parcheggiata a Rzeszow , una piccola città polacca di confine dove la famiglia ucraina ha trovato ospitalità in uno dei svariati centri di accoglienza messi in piedi dal governo polacco o da svariate associazioni operanti sul territorio. Sergej e la sua famiglia ora stanno bene anche se a lui dispiace non essere rimasto a combattere per il suo paese, per la sua terra, l’uomo infatti è esentato dalla leva obbligatoria perché con 3 figli a carico. Speranzoso per il futuro prossimo e lontano, Sergej ci saluta dicendoci : “Che Dio vi benedica e che Dio benedica anche l’Ucraina, gloria ed onore all’Ucraina”.

(overview)

2101 e 2107 sono i due numeri di serie che si possono trovare su delle piccole auto prodotte dal 1970 fino al 2012, questi sono i numeri che rappresentano le Lada – Vaz Ziguli. Queste auto nascono da un accordo con la nostra casa automobilistica, la fiat ed infatti le Ziguli sono la sorella sovietica delle 124. Proprio con questa auto prodotta dall’invasore russo, Sergej ha deciso di partire da Kiev. A bordo della sua Ziguli, quella che vedete ritratta in foto, sono successi più di un miracolo. Pochi bagagli, tanti pannolini; sul parabrezza e sul lunotto due piccoli cartelli che recitano “дети”, bambini, non visibili da un carroarmato o un aereo ma appesi più per confortare, più per scaramanzia. Proprio con questa speranza Sergej, sua moglie ed i figli hanno percorso più di 700 km quando i bombardamenti erano già iniziati, quando i russi avevano già oltrepassato i confini ucraini. “Dio era con noi e vegliava sulla nostra macchina, mentre le bombe cadevano nessuna è caduta su di noi” ci dice Sergej mentre ci racconta che oltre a questo miracolo, in quella Ziguli ha visto la luce anche il suo terzo figlio, ora al sicuro insieme ai suoi due fratelli ed i genitori dietro il confine polacco. La macchina è ormai da tre settimana parcheggiata a Rzeszow , una piccola città polacca di confine dove la famiglia ucraina ha trovato ospitalità in uno dei svariati centri di accoglienza messi in piedi dal governo polacco o da svariate associazioni operanti sul territorio. Sergej e la sua famiglia ora stanno bene anche se a lui dispiace non essere rimasto a combattere per il suo paese, per la sua terra, l’uomo infatti è esentato dalla leva obbligatoria perché con 3 figli a carico. Speranzoso per il futuro prossimo e lontano, Sergej ci saluta dicendoci : “Che Dio vi benedica e che Dio benedica anche l’Ucraina, gloria ed onore all’Ucraina”.

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2101 e 2107 sono i due numeri di serie che si possono trovare su delle piccole auto prodotte dal 1970 fino al 2012, questi sono i numeri che rappresentano le Lada – Vaz Ziguli. Queste auto nascono da un accordo con la nostra casa automobilistica, la fiat ed infatti le Ziguli sono la sorella sovietica delle 124. Proprio con questa auto prodotta dall’invasore russo, Sergej ha deciso di partire da Kiev. A bordo della sua Ziguli, quella che vedete ritratta in foto, sono successi più di un miracolo. Pochi bagagli, tanti pannolini; sul parabrezza e sul lunotto due piccoli cartelli che recitano “дети”, bambini, non visibili da un carroarmato o un aereo ma appesi più per confortare, più per scaramanzia. Proprio con questa speranza Sergej, sua moglie ed i figli hanno percorso più di 700 km quando i bombardamenti erano già iniziati, quando i russi avevano già oltrepassato i confini ucraini. “Dio era con noi e vegliava sulla nostra macchina, mentre le bombe cadevano nessuna è caduta su di noi” ci dice Sergej mentre ci racconta che oltre a questo miracolo, in quella Ziguli ha visto la luce anche il suo terzo figlio, ora al sicuro insieme ai suoi due fratelli ed i genitori dietro il confine polacco. La macchina è ormai da tre settimana parcheggiata a Rzeszow , una piccola città polacca di confine dove la famiglia ucraina ha trovato ospitalità in uno dei svariati centri di accoglienza messi in piedi dal governo polacco o da svariate associazioni operanti sul territorio. Sergej e la sua famiglia ora stanno bene anche se a lui dispiace non essere rimasto a combattere per il suo paese, per la sua terra, l’uomo infatti è esentato dalla leva obbligatoria perché con 3 figli a carico. Speranzoso per il futuro prossimo e lontano, Sergej ci saluta dicendoci : “Che Dio vi benedica e che Dio benedica anche l’Ucraina, gloria ed onore all’Ucraina”.

(NEXT PROJECT)

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F.I.L.

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F.I.L.