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Il FIL si calcola sulla base di 33 indicatori che misurano nove “domini di felicità”: benessere psicologico, salute, livello di istruzione, uso del tempo e standard di vita dei cittadini, diversità culturale e biodiversità, buon governo e vitalità della comunità. Il dato finale si ottiene incrociando statistiche oggettive (come livello istruzione e PIL) e sondaggi nazionali in cui viene chiesto direttamente ai cittadini e alle cittadine quanto si sentano felici sulla base di questi campi. La popolazione viene infine divisa in quattro gruppi: profondamente felice (dal 77% al 100%), ampiamente felice (dal 66% al 76,9%), poco felice (dal 50% al 65,9%) e infelice o “non ancora felice” (dal 0% al 49,9%). Il sistema Bhutan viene fortemente criticato dal resto del mondo in quanto considerato non attendibile da un punto di vista imparziale ed oggettivo tenendo in considerazione fattori difficilmente calcolabili matematicamente, ma basta parlare con gli abitanti, camminare nelle campagne e pregare in un tempio per rendersi conto del contrario. Il regno non promette felicità a nessuno dei suoi cittadini e visitatori esteri, non vuole insegnare, ma isolato dal resto del mondo semplicemente cerca di creare le condizioni perché la felicità individuale possa verificarsi. Ovviamente, molti fattori hanno contribuito al successo del paese nel corso degli anni: l'isolamento che lo protegge dal resto del mondo, il clima che permette la coltivazione di miriadi di prodotti, le riserve quasi inesauribili di acqua pulita che, oltre a dissetare la popolazione, consentono una sovraproduzione di energia verde, la pacifica religione che fin dall'infanzia trasmette messaggi di amore e uguaglianza ai fedeli, la scarsa densità della popolazione, che conta oggi circa 800.000 abitanti, e il crescente interesse del mondo esterno, che ogni anno porta ingenti capitali al paese attraverso il turismo. Nonostante vi siano diversi problemi interni, come ovunque nel resto del mondo, forse il Druk Yul non sta commettendo molti errori e ha ottenuto qualche riconoscimento nel World Happiness Report: è diventato il primo Paese al mondo a compensare le proprie emissioni di CO2 e a ricevere il titolo di Paese Carbon Negative del Mondo, gli investimenti nel cinema hanno portato al successo di Lunana, il primo film locale a concorrere, nel 2022, agli Oscar, il 60% del territorio è area protetta e l'inquinamento è quasi inesistente, le strade, gli aeroporti, i mercati comunali e altre strutture pubbliche sono tutte all'avanguardia e l'economia è in crescita grazie all'apertura del Paese e all'introduzione della tassa di soggiorno nel 1974, che ha contribuito a mantenere un livello di welfare invidiabile. È una nazione di anziani speranzosi che ha generato una generazione di giovani che credono nel futuro e in quello che stanno facendo e che, soprattutto, invitano il resto del mondo a seguirli.





